I miei lavori||Marco Campomenosi

Attentati di matrice islamica in Europa e il patto dell’Unione sulla migrazione e l’asilo

INTERROGAZIONE parlamentare con richiesta di risposta scritta E-006218/2020 alla Commissione

Il 16 ottobre 2020 l’insegnante Samuel Paty è stato decapitato in Francia per aver mostrato una vignetta su Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione. L’aggressore era un rifugiato ceceno diciottenne, il quale ha pubblicato su Twitter una foto della testa decapitata scrivendo “ho giustiziato uno dei cani dell’inferno che ha osato offendere Maometto”.

Il 29 ottobre 2020 altre tre persone sono state barbaramente uccise in Francia. Un uomo è stato ucciso all’interno della basilica di Notre-Dame a Nizza, mentre una donna è stata quasi completamente decapitata davanti alla stessa chiesa. Un’altra donna è stata accoltellata più volte, è riuscita a fuggire dalla chiesa ma è successivamente morta a causa delle ferite riportate. Durante le aggressioni l’attentatore ha gridato “Allahu akbar”. Stando a quanto riferito egli avrebbe fatto ingresso in Europa approdando a Lampedusa, in provenienza da un paese terzo sicuro, la Tunisia.

Evidentemente, entrambi gli attacchi sono la conseguenza diretta della politica migratoria liberale perseguita dall’Unione.

  1. Intende la Commissione intensificare attivamente gli sforzi per proteggere i cittadini europei dal terrorismo islamico e rivedere il patto sulla migrazione e l’asilo annunciato il 23 settembre 2020?
  2. Perché la Commissione continua ad applicare distinzioni arbitrarie tra l’Islam e il cosiddetto estremismo islamico?

Lingua originale dell’interrogazione: EN

RISPOSTA di Ylva Johansson a nome della Commissione europea in riferimento dell’interrogazione: E-006218/2020

La Commissione sostiene gli Stati membri nella lotta contro tutte le forme di terrorismo e estremismo violento. Nel luglio 2020 ha adottato una strategia dell’Unione della sicurezza(1) all’interno della quale la lotta contro il terrorismo è una priorità fondamentale. Inoltre il 9 dicembre 2020 ha adottato un nuovo programma di lotta al terrorismo(2) per rafforzare il quadro UE in modo da prevedere, prevenire, proteggere e reagire in modo più efficace alle minacce terroristiche. Nella stessa data la Commissione ha anche proposto di rivedere il regolamento che istituisce l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol)(3) in modo da consentirle di contribuire ulteriormente alle indagini antiterrorismo.

Allo stesso tempo la Commissione continua a rafforzare gli strumenti di informazione dell’UE per la gestione della sicurezza, delle frontiere e della migrazione, perseguendo l’obiettivo dell’interoperabilità dei sistemi pertinenti. Nella sua relazione sui progressi compiuti nell’Unione della sicurezza(4) la Commissione ha invitato a dare attuazione alle riforme concordate per fare in modo che entrino in vigore entro il 2023.

Il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo(5) affronta le questioni relative alla gestione delle frontiere e integra le dimensioni interna ed esterna della politica migratoria. Le proposte legislative sono oggetto di negoziato tra il Parlamento europeo e il Consiglio.

L’articolo 10 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea(6) riconosce a tutti il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. La Commissione porta avanti un dialogo con le chiese, le associazioni o comunità religiose e le organizzazioni filosofiche e non confessionali, quindi anche con i rappresentanti della comunità musulmana(7). Ha inoltre adottato un piano d’azione dell’UE contro il razzismo(8) per costruire un’autentica Unione dell’uguaglianza.

(1) COM(2020) 605 final.
(2) COM(2020) 795 final.
(3) COM(2020) 796 final.
(4) COM(2020) 797 final.
(5) COM(2020) 609 final.
(6) https://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf
(7) Per ulteriori informazioni consultare il seguente link: https://ec.europa.eu/newsroom/just/item-detail.cfm?item_id=50189
(8) COM(2020) 565 final.

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