I miei lavori||Marco Campomenosi

Interrogazione: carenza di materie prime nel settore siderurgico e asimmetria tra domanda e offerta.

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-002847/2021
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Marco Campomenosi (ID).

La volatilità e l’instabilità dei mercati globali hanno causato un problema di fluttuazioni inaspettate nei costi delle materie prime(1).Nel luglio 2018 la Commissione ha introdotto una misura di salvaguardia provvisoria sulle importazioni di determinati prodotti di acciaio. Questa misura, contrariamente alle sue intenzioni, ha generato una carenza strutturale dell’offerta che si sta rivelando insostenibile per i paesi trasformatori di materie prime. Questo vale anche per altre tipologie di prodotti.La Commissione ha aperto recentemente un’indagine per valutare la possibilità di prorogare oltre il 30 giugno 2021 questa misura, ma ciò potrebbe causare danni economici agli Stati membri, le cui filiere produttive stanno subendo impatti rilevanti, in termini di aumento dei costi e di mancanza dei materiali, che incidono sulla ripresa della produzione industriale.1. Come intende reagire la Commissione a questa dannosa impennata dei prezzi delle materie prime?2. Il prezzo finale dei prodotti europei è oggi più alto anche a causa di restrizione all’export in diversi paesi terzi. Quali azioni future prevede la Commissione di intraprendere?
(1)Il rialzo dei prezzi delle materie prime è dovuto principalmente a due fattori: il forte aumento della spesa infrastrutturale in Cina e la cosiddetta “crisi del container”, la quale fa sì che da novembre il costo della spedizione di un container di 40 piedi dall’Asia all’EU sia aumentato di oltre tre volte.

Risposta del Vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis
a nome della Commissione europea.

Durante la pandemia di COVID-19, a livello mondiale è rimasto inutilizzato un volume notevole di capacità produttiva per l’acciaio, che non ha potuto essere messo in opera con sufficiente rapidità per far fronte alla ripresa della domanda di acciaio e alla ricostituzione delle scorte, con un conseguente aumento dei prezzi.Nel corso dell’inchiesta relativa all’eventuale proroga delle misure di salvaguardia per l’acciaio(1), la Commissione ha inoltre effettuato una valutazione approfondita delle argomentazioni avanzate in relazione all’aumento dei prezzi dell’acciaio.La Commissione ha concluso che le misure di salvaguardia 1) non sono state la causa dell’aumento osservato dei prezzi dell’acciaio, 2) non hanno creato una carenza complessiva di acciaio sul mercato dell’Unione e 3) non erano state all’origine dei problemi che le industrie utilizzatrici dell’acciaio nell’UE lamentavano di dover affrontare. Inoltre, i prezzi attualmente elevati potrebbero non rimanere tali a lungo termine, una volta che il mercato si sarà adeguato alla situazione creatasi dopo la pandemia di COVID-19. Di conseguenza, la Commissione ha ritenuto che la proroga delle misure di salvaguardia fosse nell’interesse complessivo dell’UE(2).Le restrizioni all’esportazione imposte da alcuni paesi terzi, in particolare sulle materie prime essenziali per la produzione dell’acciaio, possono esercitare pressioni sui prezzi dei produttori europei. La Commissione persegue una politica di eliminazione delle restrizioni all’esportazione e affronta costantemente tale questione a livello bilaterale nei negoziati con i paesi terzi e in contesti multilaterali, nei propri sforzi di far rispettare le norme e, in ultima istanza, attraverso strumenti multilaterali quali il sistema di risoluzione delle controversie dell’Organizzazione mondiale del commercio.
(1)Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 206 del 30.6.2020, pag. 27.(2)La Commissione rimanda al regolamento di esecuzione pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 25 giugno 2021, in particolare ai considerando da 96 a 120, per una spiegazione più dettagliata. Il documento è disponibile al seguente indirizzo: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2021/1029/oj .

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