Controversia sui confini nazionali sul Monte Bianco
INTERROGAZIONE parlamentare con richiesta di risposta scritta E-006010/2020/rev.1 alla Commissione
Il Monte Bianco rappresenta uno dei simboli dell’Italia più conosciuti al mondo ed è un valore economico e commerciale, oltre che paesaggistico e naturale.
La Francia, da sempre interessata a controllare l’intera superficie del massiccio, con un atto unilaterale si è appropriata della cima e ha spostato il confine stabilito dai trattati internazionali, annettendo di fatto anche il rifugio Italia, da sempre simbolo di coraggio, tenacia e innovazione per l’Italia.
Pur essendo consapevoli che non spetta all’UE ma agli Stati nazionali risolvere le controversie sui confini, può la Commissione far sapere se è a conoscenza di quanto sopra e, in caso affermativo, indicare la sua opinione su questa controversia?
RISPOSTA di Ylva Johansson a nome della Commissione europea in riferimento dell’interrogazione: E-006010/2020
La Commissione è a conoscenza della controversia in corso tra Italia e Francia in merito alla loro frontiera comune nella zona del Monte Bianco, in particolare nella zona del «Rifugio Torino», e accoglierebbe con favore una soluzione rapida e soddisfacente per entrambe le parti.
Conformemente ai trattati istitutivi, l’UE agisce esclusivamente nei limiti delle competenze che le sono attribuite dagli Stati membri(1). A tal proposito la Corte di giustizia dell’Unione europea ha sottolineato che spetta a ciascuno di essi determinare l’ampiezza e i limiti del proprio territorio, in conformità con le regole del diritto internazionale pubblico(2). Poiché non è competente a intervenire nelle controversie frontaliere fra Stati membri, la Commissione si astiene dall’esprimere un parere su tali questioni.
(1) Trattato sull’Unione europea, articolo 5, paragrafi 1 e 2.
(2) Cfr. causa C-457/18, Repubblica di Slovenia/Repubblica di Croazia, ECLI:EU:C:2020:65, punto 105.