I miei lavori||Marco Campomenosi

Interrogazione: dazi provvisori sulle importazioni di estrusi e impatto sulla filiera di trasformazione europea.

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-001295/2021
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Marco Campomenosi (ID)

Nella procedura antidumping AD664, relativa alle importazioni di estrusi di alluminio dalla Repubblica popolare cinese, sono stati disposti dazi provvisori.L’importazione di estrusi origina anche un indotto per l’industria europea di trasformazione, che risulta danneggiata dall’imposizione del dazio. Si domanda alla Commissione se:1. ha accertato l’impatto del dazio sulla filiera di trasformazione delle materie prime cinesi, verificando che non causi, giuridicamente ed economicamente, un pregiudizio al sistema dell’Unione(1).2. Ha tenuto conto del fatto che il prezzo finale dei prodotti europei è più alto rispetto a quello dei prodotti cinesi e della possibilità che la quantità di estrusi importati dalla Cina causi un pregiudizio all’industria dell’Unione, stante la riduzione stimata delle materie prime di importazione da una quantità presunta di 300k tonnellate a 128k tonnellate (4 % del mercato).3. Ha fatto una completa disclosure della metodologia con le parti che ne hanno fatto richiesta, nel rispetto del principio di trasparenza, cooperazione, effetto utile e dei diritti di difesa.
(1)Attualmente in Europa la disponibilità di materie prime è scarsa, e il “premio billetta” è aumentato del 25 %, il prezzo delle materie prime al London Market Exchange è aumentato del 5 % da gennaio 2021, mentre il prezzo degli estrusi è aumentato in media del 15 % e i tempi di consegna si sono allungati da due settimane a quattro mesi.
La Commissione ha pubblicato un regolamento(1) che istituisce dazi definitivi sulle importazioni di estrusi in alluminio originari della Repubblica popolare cinese. I dazi antidumping imposti sono compresi tra il 21,2 % e il 32,1 %. Questo è un altro esempio dell’impegno dell’UE a garantire che l’industria dell’UE possa competere in condizioni di parità e a difendere i posti di lavoro — 40 000 in tutta l’Unione (e circa 8 000 in Italia) in questo settore del valore di 12 miliardi di euro. Come emerso dall’inchiesta, questo settore risente di una serie di distorsioni causate dalla sovraccapacità cinese e da altre pratiche indotte da interventi statali, che compromettono la concorrenza leale e mettono a repentaglio le imprese e l’occupazione dell’UE. Dall’inchiesta è emerso che le pratiche commerciali sleali (dumping) da parte di esportatori cinesi hanno causato danni significativi all’industria dell’UE e che sono necessarie misure per contrastarle nell’interesse dell’UE. Tutte le parti interessate hanno avuto piena opportunità di difendere i propri interessi conformemente al regolamento di base(2).
(1)Regolamento di esecuzione (UE) 2021/546 della Commissione, del 29 marzo 2021, che istituisce un dazio antidumping definitivo e riscuote definitivamente il dazio provvisorio istituito sulle importazioni di estrusi in alluminio originari della Repubblica popolare cinese (GU L 109 del 30.3.2021, pag. 1). (2)Regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell’Unione europea (GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21).

Risposta del Vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis
a nome della Commissione europea.

La Commissione ha pubblicato un regolamento(1) che istituisce dazi definitivi sulle importazioni di estrusi in alluminio originari della Repubblica popolare cinese. I dazi antidumping imposti sono compresi tra il 21,2 % e il 32,1 %. Questo è un altro esempio dell’impegno dell’UE a garantire che l’industria dell’UE possa competere in condizioni di parità e a difendere i posti di lavoro — 40 000 in tutta l’Unione (e circa 8 000 in Italia) in questo settore del valore di 12 miliardi di euro. Come emerso dall’inchiesta, questo settore risente di una serie di distorsioni causate dalla sovraccapacità cinese e da altre pratiche indotte da interventi statali, che compromettono la concorrenza leale e mettono a repentaglio le imprese e l’occupazione dell’UE. Dall’inchiesta è emerso che le pratiche commerciali sleali (dumping) da parte di esportatori cinesi hanno causato danni significativi all’industria dell’UE e che sono necessarie misure per contrastarle nell’interesse dell’UE. Tutte le parti interessate hanno avuto piena opportunità di difendere i propri interessi conformemente al regolamento di base(2).
(1)Regolamento di esecuzione (UE) 2021/546 della Commissione, del 29 marzo 2021, che istituisce un dazio antidumping definitivo e riscuote definitivamente il dazio provvisorio istituito sulle importazioni di estrusi in alluminio originari della Repubblica popolare cinese (GU L 109 del 30.3.2021, pag. 1). (2)Regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell’Unione europea (GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21).

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