Dopo anni di fallimenti è assurdo che Weber riproponga un accordo con i socialisti

Come se una legislatura di scelte sbagliate, occasioni mancate e politiche fallimentari non fosse abbastanza, il presidente del gruppo Ppe Manfred Weber in questi giorni arriva a riproporre l’alleanza coi socialisti? Emblematico che Weber stesso abbia ricordato come il Ppe abbia sostenuto 32 dei 34 provvedimenti del Green deal, garantendo supporto politico a provvedimenti inefficaci e dannosi dettati da sinistre e Verdi. Oggi, dopo che la maggioranza Ursula è venuta più volte meno alla prova dei fatti in aula, per i litigi e le sue forti divisioni interne, assurdo che Weber insista con la strategia suicida dell’accordo con quelle forze politiche che in questi anni hanno promosso un’agenda ideologica ed estremista che va a colpire imprese, lavoratori e famiglie, portando un continente alla deriva della stagflazione e condannandolo a lunghe crisi sociali e a un processo di de-industrializzazione. In Ue serve un netto cambio di rotta e di maggioranza: chi non lavora per un centrodestra unito anche in Europa fa il gioco della sinistra.