Bruxelles||Marco Campomenosi

Qatargate: responsabilità politiche gravi, ora fuori mercanti dal tempio.

Le istituzioni europee non possono e non devono essere associate nemmeno lontanamente ad affari loschi e accuse gravissime come quelle emerse nei giorni scorsi. Nel pieno rispetto della presunzione di innocenza, della responsabilità individuale e degli assoluti alla base del garantismo, a spiccare con evidenza innegabile è invece il problema politico in una vicenda che travolge le forze che per anni hanno fatto della superiorità morale la loro bandiera, della difesa dei diritti solo a parole il loro feticcio, al punto di dare vita in questa legislatura a un vergognoso e antidemocratico cordone sanitario contro chi la pensava diversamente da loro. Oggi è lecito chiedersi per quale motivo, in questi anni, la Lega in Europa è stata deliberatamente esclusa dagli organi di controllo dell’istituzione, a cominciare dalle vice presidenze e da tutti quei ruoli che in ogni vera democrazia vengono condivisi con le opposizioni, per la buona salute delle istituzioni. Forse qualcuno aveva qualcosa da nascondere? Mentre la giustizia farà il proprio corso, rinnovando la fiducia nel lavoro delle autorità competenti, oggi il Parlamento ha il dovere di difendersi, prendere provvedimenti e tutelare il proprio nome: anche se in ritardo, è ancora in tempo per porre rimedio ai propri errori politici e cambiare rotta e voltare pagina. Una volta per tutte.

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