Ricerca di Lorenzo Viviani: “La pesca e l’acquacoltura come patrimonio di tradizioni a tutela del mare e della biodiversità.”

Lorenzo Viviani
Biologo marino, esperto di pesca e agricoltura, capitano d’imbarcazione ittica
Deputato XVIII Legislatura
L’argomento della ricerca proposta è “La pesca e l’acquacoltura come patrimonio di tradizioni a tutela del mare e della biodiversità – Sul ruolo e sul contributo del settore ittico per il raggiungimento di una società a zero emissioni e per la tutela dei mari: la mitilicoltura nel Golfo della Spezia, uno study case italiano”.
La ricerca proposta fornisce ai decisori politici uno study case importante e una mole di informazioni e riflessioni puntuali sulle politiche europee del mare tali da permettere un più preciso e contestualizzato lavoro sui principali dossier di interesse riguardanti il Mediterraneo e il settore primario. Inoltre, il tema di fondo della ricerca, cioè la sostenibilità dell’attività ittica, offre un punto di vista critico sulle politiche green dell’Unione Europea, che sono oggi lo spirito fondante l’agenda politica della Commissione Von Der Leyen.
Lo scopo della ricerca è fornire un esempio del rapporto positivo, proattivo e proficuo che esiste tra l’attività antropica del settore primario e l’ambiente marino, nel contesto di un quadro legislativo europeo sempre più severo e, spesso, eccessivamente severo perché incapace di prendere in considerazione e valorizzare i punti di forza di questo rapporto. Nello specifico, spiegheremo che l’attività di molluschicoltura è un’attività più che sostenibile sotto il profilo ambientale e capace, soprattutto, di rivestire un ruolo proattivo nella transizione verso una società a basse o nulle emissioni di CO2, in virtù del ruolo di “carbon sink” che il mitilo possiede. Sulla base dei dati esposti, ribadiremo la necessità di una politica del mare inclusiva e scientifica, che sappia coniugare produzione e tutela della risorsa ittica. Per farlo, forniremo nel primo capitolo una breve panoramica del settore ittico italiano, sia per quanto riguarda le marinerie sia per quanto riguarda il settore dell’acquacoltura; dopodiché, tratteremo nel secondo capitolo della legislazione europea mettendone in luce gli aspetti negativi, purtroppo numerosi, e denunciando l’approccio di fondo, anti-produttivo e ideologico, che le più recenti decisioni della Commissione Europea possiedono; nel terzo capitolo affronteremo invece le caratteristiche principali della mitilicoltura e del suo potenziale per la decarbonizzazione, portando l’esempio concreto della cooperativa Mitilicoltori spezzini del Golfo della Spezia, analizzando il loro sustainability plan come un importante study case; infine, nelle conclusioni, tracceremo quelle che ci sembrano essere le linee guida da tenere in considerazione per lo sviluppo delle future politiche del mare.
Di seguito è possibile consultare e scaricare la ricerca.